Movimento Controvento

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“Il tempo della meditazione Vipassana è arrivato” di Sayagyi U Ba Khin

“Se la mente è attenta, acuta, sempre più concentrata, le lunghezze d’onda cambiano di frequenza e si arriva a percepire il corpo come fenomeni in continuo mutamento, vibrazioni, molecole, correnti elettriche. L’apparente solidità del nostro corpo comincia a dissolversi. La seconda parte della meditazione, la più importante, è quella di sviluppare saggezza con queste esperienze. La pietra di paragone del successo non è quanto sottili o piacevoli siano le sensazioni che percepiamo, ma quanto si è liberi dalle reazioni rispetto ad esse.”

Il maestro birmano Sayagyi U Ba Khin, scomparso nel 1971, fu tra i primi esponenti a presentare nel nostro secolo l'antica tecnica della meditazione vipassana in una forma moderna e sistematica, rendendola accessibile a persone di diverse radici culturali. Questo libro raccoglie una selezione di discorsi, episodi significativi della sua vita e di quella dei suoi maestri e consigli pratici sulla tecnica.

La ricchezza del testo porta ad appassionare il lettore inducendolo alla sperimentazione diretta. Tema dominante è l’importanza che viene data alla consapevolezza di anicca, intesa come la capacità di sperimentare profondamente la natura transitoria di tutti i fenomeni ed essa viene definita dall’autore come una vera e propria azione. U Ba Khin infatti usa il termine “attivare l’anicca” per definire questa presa di consapevolezza da parte del meditante al fine di sviluppare un atteggiamento mentale diverso, che riesca ad eliminare bramosia, avversione, ansie e paure.

Puntuale e sintetica risulta la sintesi del metodo di U Ba Khin:

Un meditante deve iniziare con sīla, deve cioè iniziare a rispettare nella sua vita alcuni principi morali di base. Poi deve iniziare a sviluppare samādhi, concentrazione mentale, coltivando la consapevolezza del respiro naturale, solo puro respiro senza aggiungervi altri oggetti di concentrazione. E poi deve cominciare a sviluppare paññā, saggezza attraverso l’osservazione delle sensazioni del corpo. Osservandole con equanimità, senza reagire, e comprendendo la loro caratteristica di anicca, si impara a non generare più impurità mentali, permettendo così a quelle ormai accumulate di venire alla superficie e di essere sradicate.

Interessante l’ultima parte del testo dove vengono descritte sotto forma di dialogo le caratteristiche del corso di 10 giorni nella tradizione di U Ba Khin e di uno dei suoi più famosi studenti S.N Goenka.