“Il miracolo della presenza mentale” di Thich Nhat Hanh

“Sedete nella posizione del loto o del mezzo loto. Cominciate a regolare il respiro. Contemplate la natura della vacuità nell’insieme dei cinque aggregati: forma corporea, sensazione, percezione, processi mentali e coscienza. Prendeteli in esame uno per volta. Vedete come tutti si trasformano, sono impermanenti e impersonali. L’insieme dei cinque aggregati non è diverso dalla totalità degli altri fenomeni: tutti obbediscono alla legge dell’interdipendenza. Il loro riunirsi o smembrarsi somiglia all’addensarsi e dissolversi delle nubi intorno ai picchi di montagna.”

Questo testo è forse l'opera più nota e apprezzata del monaco e poeta vietnamita. L'autore propone una serie di esercizi che introducono gradualmente alla pratica dell'attenzione meditativa. I temi e gli oggetti di contemplazione sono quelli tradizionali del Satipatthana Sutta, il testo base sulla presenza mentale della tradizione Theravada. La semplice modalità con cui gli insegnamenti vengono espressi li rendono da subito sperimentabili ed applicabili nelle azioni di ogni giorno.

Felice e originale fusione delle tradizioni Theravada e Mahayana il testo si presenta come una guida utile ed una fonte di ispirazione continua.

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